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La via stretta di Fini

22 aprile 2010

Parliamoci chiaro, come ha detto oggi Berlusconi. Fini (nella foto) dentro questo Pdl non c’entra più nulla. Da grande politico, il presidente della Camera se fa una fesseria la fa in proporzione, e lui si è bruciato An consegnandola al Cavaliere. Guardate un po’ se il Bossi ha mai pensato a qualcosa di simile…ma neanche per idea, e con tutte le ragioni. Certo, del senno del poi sono pieni i fossi, per carità.

Ma adesso, dopo gli scontri di questi giorni e le parole grosse di poche ore fa, può Fini restare ancora all’interno di un partito che ha un fondatore, padrone e proprietario come Berlusconi? I due umanamente sono agli antipodi, e politicamente sempre più distanti, quindi la risposta è no.

Ma sbaglia chi fa oggi la conta aritmetica dei numeri e dei soldati, e dice che Fini ha solo il 40% della vecchia An con sè. Andate tra la gente, parlate con gli elettori di centro destra, ex An e non. Io lo sto facendo, e ho l’impressione che ci sia tra loro una gran voglia di destra seria e moderna, e che gli incantatori di serpenti che campano di slogan, balle e plastiche facciali abbiano i mesi contati.

La crisi morde, fa male (in provincia gli effetti sono sempre ritardati, e si sentono più adesso di un anno fa) ed è strutturale. Niente a che vedere, purtroppo, con un temporale o foss’anche uno tzunami, che fa gravissimi danni, ma si esaurisce in breve tempo. Qui ci sono da affrontare anni di sofferenza vera, e con consapevolezza, dignità e onestà. Altro che continuare a raccontare panzane, e a manipolare le istituzioni a fini (minuscolo) personali.

Fossi nell’ex leader di An oserei il tutto per tutto, buttando il cuore oltre l’ostacolo. Guardandomi anche da abbracci troppo stretti da parte di scialuppe alla deriva alla ricerca di un veliero. Giocherei le mie carte, e punterei a recuperare tanta gente che oggi non vota più, e che in questo scenario diserterà le urne ancora a lungo.

La stessa operazione che qualcuno prima o poi dovrà tentare anche a sinistra. Dove l’unica figura di valore e credibile è esterna al Pd, e si chiama Nichi Vendola. Ecco, dovessi scommettere su due politici italiani, oggi direi Fini e Vendola. Sì, lo so, si vede che mi piacciono le minoranze.

E. G.

ps: avete visto oggi nelle riprese video, in prima fila, Lamberto Dini dormire mentre Berlusconi e Fini se ne dicevano di tutti i colori? Aplomb d’altri tempi? Io francamente neanche sapevo che Lambertow fosse iscritto al Pdl….sarà presidente del club dei pensionati…e noi paghiamo.

Categorie:Politica
  1. maurizio fava
    24 aprile 2010 alle 12:56

    la mia valutazione è un po’ più disincantata.
    secondo me in Italia è sempre stato troppo facile sfuggire alle proprie responsabilità e rifarsi una verginità politica con tardive prese di distanza, tanto poi il popolo bue ha la memoria cortissima e accetta di tutto senza pretendere da alcuno che paghi i suoi conti.
    questo il motivo per cui riconosciuti eversori associati nella loggia massonica segreta denominata p2, che aveva lo scopo dichiarato di scardinare la democrazia, oggi sono al governo. questo il motivo per cui negli anni immediatamente seguenti ai genocidi del nazifascismo lo stato era già di fatto in mano agli stessi soggetti che avevano tollerato, favorito e a volte decretato le leggi razziali e le guerre di aggressione.
    questo anche il motivo per cui chi ha di fatto sostenuto fedelmente berlusconi e bossi, rendendone possibile il lungo periodo di governo semi-assoluto, oggi non dovrebbe essere preso sul serio quando richiama i valori della solidarietà e del senso dello stato nazionale.
    insomma, dov’era fini negli ultimi vent’anni? davvero gli interventi di imenoplastica possono essere così spudorati?

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