Mesi contati per le province…o per il governo?
Il destino delle province, dunque, sembra segnato. Ieri il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, di passaggio ad Alessandria, non ha lasciato spazio a molti spiragli: le province sono destinate a ad un drastico ridimensionamento, e a quanto pare ad essere trasformate in enti di secondo grado, con organi politici non eletti direttamente dai cittadini, ma nominati dai comuni principali del territorio. Ossia un consiglio provinciale di pochi membri, a titolo gratuito e senza più giunta e presidente. Ma da quando? Non si sa. Alessandria e Asti torneranno ad essere una sola provincia? Forse. E i dipendenti, dirigenti in testa? Bah…..
Posso dire che ne sappiamo tanto come prima?
E magari aggiungere che, secondo me (e anche secondo osservatori assai più autorevoli ed informati del sottoscritto) il governo Monti andrà a casa molto, ma molto prima degli assessori provinciali? E si torna a parlare insistentemente di election day piemontese: elezioni politiche più elezioni regionali. Del resto, se non si passasse da una campagna elettorale all’altra di che parleremmo noi “ciula” che ancora ci appassioniamo di politica?
E. G.
la cancellieri ha piazzato il figlio peluso ai vertici di mediobanca e unicredit prima di trovargli un posto come direttore generale di fondiaria sai con l’amico ligresti, a 500.000 €\anno,
Sembra che stia sparlando a vanvera. La boutade sulle provincie (una evidente balla, detta da chi sta lì col voto di quelli che sui denari pubblici che arraffa in questi enti ci campa alla grande) fa parte delle armi di distrazione di massa…
Ma tutto ha un fine, si alzano polveroni inutili per meglio concentrare il fuoco sui cittadini che si ostinano a non accettare la loro strategia di potere.
Il nemico non è la crisi, il problema non è lo stato di povertà in cui sta precipitando la nazione. Il problema non son nemmeno i suicidi per disperazione di quegli sfigati che non guadagnano 500.000 € l’anno.
Il problema è fare il TAV da 22 + 7 miliardi, la madre di tutte le mangerie.
Il nemico è il popolo. In particolare quella parte che non ne vuol sapere di farsi mettere bavaglio, guinzaglio e museruola, e di scondinzolare per qualche avanzo alla tavola della cupola di potere.
Tanto, qualche terrorista da usare a pretesto per soffocare e intimorire i cittadini che protestano lo si trova sempre, utile alla bisogna.
Ieri oltre a cancellieri ha esternato anche cicchitto, appunto… mirabile continuità del progetto di licio gelli.
Curriculum
Piergiorgio PELUSO
DATI PERSONALI
Nato a : Roma il 25 marzo 1968
Stato civile: Coniugato
FORMAZIONE
UNIVERSITA’ L. BOCCONI MILANO
Laurea in Scienze Economiche e Sociali
LONDON SCHOOL OF ECONOMICS
Corso avanzato in Corporate Finance
ATTUALE INCARICO
da giugno 2011 FONDIARIA – SAI S.p.A.
Direttore Generale
ESPERIENZE PROFESSIONALI PRECEDENTI
da novembre 2010 UNICREDIT S.p.A
Responsabile CIB Network Italy – Corporate & Investment Banking
da dicembre 2009 UNICREDIT CORPORATE BANKING
Amministratore Delegato (oltre a Direttore Generale)
da maggio 2009 UNICREDIT CORPORATE BANKING
Direttore Generale
Responsabile Corporate & Investment Banking Network Italia del Gruppo UniCredit
Membro Executive Committee Corporate & Investment Banking di UniCredit
10.2007-05.2009 UNICREDIT S.p.A.
Co-Responsabile Global Investment Banking
Responsabile Investment Banking Italia
10.2005-09.2007 Capitalia
Direttore Centrale
Large Corporate
01.2002-09.2005 MCC
Direttore Centrale
Area Advisory
PIERGIORGIO PELUSO
1998-2001 Credit Suisse First Boston
Vice President Merger & Acquisition Group (dal 04/2000)
1994-1998 Mediobanca
Senior Financial Analyst
Servizio Partecipazioni
1992-1994 Arthur Andersen
Contabilità
CARICHE
da 04.2011 Consigliere Gemina
da 07.2011 Presidente di BANCA SAI S.p.A.
da 08.2011 Consigliere di IMMOBILIARE LOMBARDA S.p.A.
da 09.2011 Consigliere di FONDIARIA-SAI SERVIZI TECNOLOGICI S.p.A.
da 11.2011 Presidente di GRUPPO FONDIARIA-SAI SERVIZI S.c.r.l.
CONOSCENZE LINGUISTICHE
Inglese ottimo
Francese scolastico
Tedesco scolastico
il figlio della Cancellieri è un “trota” super a quanto pare….lui il futuro non lo preoccupa…
Se non c’è la politica, in Italy si può allegramente cazzeggiare di sport e gossip …
anche la Cancellieri il suo Trota ?? Ma dobbiamo aspettare Grillo per detrotizzare la nostra pubblica amministrazione ???
Non conosco il figlio della Cancellieri, e non è detto sia un Trota, sul fronte delle competenze. Ma sul fatto che siamo un Paese feudale, in cui la parola meritocrazia viene sventolata a puri fini propagandistici dubbi non ve n’è. Il guaio è che fin che la barca andava, tutto ciò stava bene a (quasi) tutti: anche al bancario che piazzava il figlio al posto suo, e così il bidello, il postino o l’impiegato comunale.
Ora che il giocattolo si è rotto, a tutti i livelli, naturalmente “dagli ai Trota”, che siano figli di Monti, Bossi, Deaglio o dei nostri cacicchi locali. Tempi bui si avvicinano.
E. G.
Un amico mi segnala un bell’articolo…lungo ma da leggere fino in fondo.
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-la-biografia-criminale-di-antonio-mancini-uno-dei-capi-della-banda-della-magliana-38980.htm
Non so che ne pensiate voi, ma il mio primo commento è stato:
“La vera storia d’Italia la possono raccontare solo i deliquenti caro mio…qualcosa vorrà dire, no?”
Buona lettura a tutti.
E. G.
Le provincie non verranno mai tagliate, perchè fanno comodo soprattutto ai politici per sistemarsi e sistemare amici e parenti.
Del resto si occupano di attività già ampiamente in mano ai comuni: trasporti, promozione turistica, ecc.
Un inutile doppione che in realtà come Torino o Milano non se ne capisce l’esistenza, visto che le città in questione occupano quasi la dimensione del territorio provinciale.
Accorparle non serve a niente, perchè come ho scritto tempo fa sul Nostro Giornale, alla fine i costi se non aumentano, restano uguali: immobili da mantenere, personale, dirigenti, auto di servizio. ecc.
Bisogna abolirle, punto e basta!
Ma siamo in Italia, quindi ne continueremo a parlare per altri 20 anni…
a proposito di PROVINCIA:
stamattina, 16 maggio 2012, nella Scuola Media Doria di Novi Ligure, frequentata da mia figlia, una bidella è stata colpita dal crollo degli intonaci del soffitto dei bagni degli studenti.
Avrebbe potuto succedere una tragedia, simile a quella accaduta nella scuola di Torino con la morte di uno studente.
L’edificio è di proprietà provinciale.
La manutenzione del medesimo, come quella di pressochè tutte le scuole pubbliche in Italia, è assai carente, a fronte di stipendi e gettoni amministratori pagati puntualmente agli amministratori.
avete mai sentito un presidente o un vicepresidente di provincia dire “non ci sono soldi per il mio stipendio”? di solito ci si sente dire: “non ci sono soldi per gli investimenti, per la manutenzione, o per pagare fornitori, o al limite, per pagare gli stipendi dei precari…
Invece di appoggiare entusiasticamente lo sperpero di sette miliardi per la bufala del TAV terzo valico, forse questi politicanti farebbero meglio a chiedere di destinare quei fondi prelevati dalle tasche dei cittadini a mettere a norma e in sicurezza le scuole..
di sicuro sarebbe una “grande opera” migliore, e più produttiva per il futuro.
Maurizio con la manutenzione delle scuole quanto vuoi che ci pappano? Vuoi metterlo in confronto di un opera ciclopica come il Terzo Valico, che vedrà interessare diversi aspetti economici della zona? Appartamenti da affittare, case da vendere, mano d’opera da assoldare, mense, bar e ristoranti che dovranno sfamare tutta sta gente…
Mandi tizio a lavorare qua, mandi gli operai a dormire la, li mandi a cena li, ecc.
Insomma un sistema clientelare di favori da far gola al più caso dei politici…
Poi ovviamente son tutte verginelle e si scandalizzeranno a leggere un simile intervento.
Eppoi ti dicono che la TAV ce la chiede l’Europa, vorrai mica dir di no vero?